Il Budino è oggi una preparazione generalmente a base di latte, zucchero, farina e uova, arricchito da svariati ingredienti aromatizzanti; curiosamente il termine non sarebbe però nato per riferirsi ad una ricetta dolce ma ad una salata.
L’etimologia del termine budino, infatti, deriva dal latino botellus, budella di animale che, in origine, si usava per preparare salsicce o budini salati dal ricco valore energetico. Dal diminutivo volgare botellinus deriva il francese boudin che in origine indicava ancora una preparazione di salumeria. Il Ménagier (fine del secolo XIV) descrive le ricette per un boudin blanc (salsiccia) e un boudine noir (sanguinaccio), che nella cucina inglese diventa poi (black) pudding. Tutte queste preparazioni si sarebbero evolute solamente nel corso del XVIII secolo nelle tipologie di budini dolci conosciute oggi, mantenendo dei prodotti di salumeria soltanto la consistenza morbida. Il termine italiano budino è un adattamento dell’inglese pudding (è documentata nel Settecento la forma pudino o puddingo) sul quale in seguito influì probabilmente anche il francese boudin: appare infatti per la prima volta nel 1808 la forma bodino e nel 1892 quella attuale.